IL SISTEMA IMMUNITARIO (SI): LE CITOCHINE
Le citochine sono mediatori che fungono da segnali di comunicazione fra le cellule del sistema immunitario e fra queste e diversi organi e tessuti: quando un intruso entra nel nostro organismo fungono da antifurto, creando una situazione di infiammazione, permettendo al Sistema di agire nel luogo “segnalato”, sede del pericolo.
Sono di 2 tipi:. pro-infiammatorie (aumentano la risposta del sistema immunitario) e antinfiammatorie (riducono la risposta infiammatoria del sistema immunitario). Particolari tipi di citochine sono le interleuchine (da IL-1 a IL-36) le quali sono sia pro che anti infiammatorie.
In epoca di pandemia possiamo prendere ad esempio la tempesta di citochine provocata dal coronavirus SARS-CoV-2, è un virus che provoca patologie acute a livello del sistema respiratorio. e si manifesta con sintomi come tosse, fatica, febbre e, in alcuni casi, infezione gastrointestinale
Il Covid-19 può quindi portare a conseguenze gravi come:
- sindrome respiratoria acuta da stress (ARDS):
- tempesta di citochine (ipercitochinemia):si tratta di una risposta immunitaria eccessiva..
Per un normale funzionamento dell’organismo deve esserci EQUILIBRIO tra infiammazione e anti infiammazione, entrambi sono necessari, ma gli estremi sono fatali.
CITOCHINE ED ESERCIZIO FISICO
Le citochine esistono anche a livello localizzato e nel muscolo sono definite MIOCHINE, prima fra tutte IL-6, le quali mediano l’effetto benefico dell’esercizio, e proteggono l’organismo da patologie croniche a basso grado di infiammazione come diabete e patologie cardiovascolari.
Durante esercizio fisico produciamo IL-6 dalle fibre muscolari, soprattutto se le scorte di glicogeno (energia) sono basse, la quale stimola altri fattori antinfiammatori come IL-1ra e IL-10 che inibiscono la produzione delle citochine pro infiammatorie TNF-alfa[7], e stimola la lipolisi (cioè la PERDITA DI GRASSO).
L’OBIETTIVO DELL’ESERCIZIO FISICO DOVREBBE PER CUI ESSERE LA MODULAZIONE DEL SISTEMA IMMUNITARIO.
L’ESERCIZIO MIGLIORA LA RISPOSTA IMMUNITARIA?
Il pensiero storicamente sostiene che l’esercizio promuova una risposta “fight or flight” mobilizzando le cellule e preparandole per una possibile infezione a causa dell’esercizio fisico che, dal punto di vista evoluzionistico, portava spesso a lesioni o traumi.
Teoricamente a seguito dell’esercizio fisico esiste la cosiddetta “open window”: un periodo di 1/2 ore circa a seguito dell’attività durante la quale si registra una diminuita presenza di globuli bianchi, per questo la credenza ad oggi è che immediatamente dopo lo sforzo saremmo vulnerabili a possibili attacchi di agenti patogeni.
Alcuni studi teorizzano invece che l’esercizio stimoli l’apoptosi (distruzione) dei Linfociti vecchi, stimolandone la nascita di nuovi, distribuendoli poi a livello periferico nel corpo, dimostrando invece un’aumentata attivazione del sistema immunitario. Questo però è il quadro in atleti agonisti adattati a sforzi intensi e prolungati, mentre potrebbe essere diversa la risposta per soggetti sedentari.
Maggiore ricerca dev’essere condotta al riguardo, ma da questo quadro potrebbe risultare che, a seguito dell’attività fisica il sistema immunitario risponda in modo diverso in base al soggetto. (allenato/sedentario, sano/patologico, uomo/donna, età,…) e al tipo ed intensità dell’esercizio.
!!!Altre variabili non meno importanti sono alimentazione, stress, qualità del sonno, stili di vita.
QUALE TIPOLOGIA DI ESERCIZIO FISICO È PIÙ EFFICACE?
Secondo uno studio di Shima e colleghi,se l’attività fisica viene fatta intensamente ed irregolarmente, non solo non è salutare, ma può portare a danno muscolare, Stress Ossidativo ed infiammazione nell’organismo, che in quantità eccessive sono altamente dannosi.
L’ esercizio cardio, regolare a moderata intensità può estendere l’effetto protettivo del vaccino antinfluenzale, mantenendo il livello di anticorpi ottimale.
Interessanti le conclusioni di Paulo Gentil e colleghi (2020 : pare che l’immunodepressione e l’influenza sono più comuni in persone che svolgono attività di endurance se comparati con forza e potenza.
Anche a livello ormonale alti livelli di stress metabolico e di cortisolo sono associati ad immunodepressione a seguito dell’esercizio. Il cortisolo in particolare, raggiunge livelli inferiori in protocolli di allenamento con un numero pari o inferiore a 6 ripetizioni ed un intervallo tra le serie di 3 min e più.
ALTA O MODERATA INTENSITÀ?
Uno studio ha analizzato le differenze tra allenamento ad alta intensità (HIIT) e training a moderata intensità di lunga durata su soggetti sedentari: entrambi diminuiscono in numero monociti e linfociti, indice di risposta anti-infiammatoria in acuto post esercizio.
CONCLUSIONI
L’esercizio fisico in questa situazione ha un ruolo importante, sia a livello del sistema immunitario, ma anche per quanto riguarda le variabili che prevengono patologie come diabete, ipertensione, obesità e patologie cardiovascolari.
Uno degli obiettivi che non devi dimenticare negli allenamenti è il miglioramento del SISTEMA IMMUNITARIO (SI): le interleuchine sono fortemente influenzate dall’allenamento e si adattano grazie ad esso nel tempo, sfruttando il principio della supercompensazione.
Possiamo estrapolare i punti da tenere a mente per l’allenamento durante la pandemia:”gli individui si dovranno allenare ad una moderata intensità per almeno 150 min/sett come obiettivo iniziale. In relazione al cammino, un buon punto di partenza dovranno essere 10000 passi/gg con un rate di 64/170 step/min per almeno 10 minuti. Per quanto riguarda la tipologia di esercizio sarà ottimale una combinazione di allenamento di forza (RT), aerobico (AT), intervallato ad alta intensità (HIIT) incorporato con allenamento continuo a moderata intensità (MICT)”.
Se già ti stai allenando, in questo periodo di alta carica virale è preferibile non stressare troppo il proprio Sistema Immunitario: evita allenamenti ad intensità massimali ed irregolari, soprattutto se di endurance (maratone).
Prediligi la combinazione prima descritta di allenamenti, con scelta di esercizi differenti che si è visto essere più efficace nel diminuire la risposta infiammatoria rispetto ad esercizi che coinvolgono un singolo gruppo muscolare.
Esercizi cardio, con frequenza regolare ad intensità moderata con carichi intorno al 70% del massimale e recuperi non inferiori ai 3 minuti sono la scelta più appropriata.
con il rispetto di tali principi possiamo concludere che L’ESERCIZIO FISICO e’ MEDICINA!




